Messa a fuoco

profondità-campo-messa-fuoco
Fotografia

Che cos’è la messa a fuoco? Che cos’è la profondità di campo? Come posso scattare dell foto professionali con lo sfondo sfuocato? Oggi proveremo a rispondere a questa ed altre domande sulla tecnica della messa fuoco.

Partiamo subito illustrando i concetti base:

Piano di messa a fuoco
E’ il piano parallelo al supporto sensibile (pellicola/ sensore) sul quale viene messo a fuoco l’obiettivo e sul quale tutti i punti risultano nitidi. In linea di principio tutti i punti al di là o al di qua del piano di messa a fuoco appaiono sfocati.

micio primo piano

Nell’esempio – diaframma F/3,2 – sono sfocate il primo piano e lo sfondo.

Profondità di Campo (PdC)
E’ lo “spessore fisico” del piano di messa a fuoco (MaF), cioè l’estensione della zona nitida dell’immagine.  Infatti solo in teoria è a fuoco un piano sottile, mentre nella pratica appaiono a fuoco anche dei punti al di là e al di qua della distanza di Messa a fuoco (MaF).

Lo “spessore” della zona nitida (cioè la profondità di campo detta anche PdC):

– aumenta chiudendo il diaframma
– aumenta utilizzando focali più corte
– aumenta con l’aumentare della distanza di MaF

Nitidezza e circolo di confusione
La nitidezza di una porzione di immagine è un’illusione ottica: in teoria solo il piano di messa a fuoco è veramente nitido, ma l’occhio umano assimila punti “poco” sfocati a punti nitidi.
Il limite del “poco” sfocato è denominato “circolo di confusione”: più sono piccoli i cerchietti che l’obiettivo proietta sul sensore, maggiore sarà la nitidezza percepita dall’occhio.
Ecco perché i diaframmi chiusi, gli obiettivi grandangolari (che “rimpiccioliscono” gli oggetti) e l’aumentare della distanza di MaF (che – di nuovo – rimpicciolisce) danno immagini percepite come più nitide.

Potrebbe interessarti l’articolo di approfondimento sulla messa a fuoco manuale.

Distanza iperfocale
La PdC aumenta con la distanza di messa a fuoco: quindi mettendo a fuoco via via più lontano si ha una distanza tale per cui da lì in poi (fino all’infinito) tutto è nitido.
Tale distanza si chiama “iperfocale” e dipende solo dalla lunghezza focale e dall’apertura relativa (numero F del diaframma).
Poiché la profondità di campo si estende anche “al di qua” del piano di messa a fuoco, mettendo a fuoco alla distanda iperfocale appaiono nitidi anche i punti compresi fra la distanza e la sua metà (es.: se la distanza iperfocale è 10m e focheggio a 10m appariranno nitidi i soggetti compresi fra 5m e infinito)

Link di approfondimento
Volendo approfondire, a questi indirizzi si possono trovare le spiegazioni complete dei vari concetti, delle formule ed addirittura un calcolatore della profondità di campo per tutte le macchine / obiettivi in commercio.

Iperfocale
Circolo di confusione
Calcolatore PdC


(Mini) Tutorial interattivo sulla profondità di campo con foglio di calcolo e tabella

Chi avesse voglia di “farsi male” ovvero giocare con le formule e di sorbirsi qualche esempio può scaricare questo file Excel: minitutorial profondità di campo

In cui si trova:

– il Tutorial di come “giocare” coi vari parametri per decidere che cosa mettere a fuoco e che cosa lasciare fuori nel caso “semplice” di un soggetto in primo piano e di uno sfondo;

– il foglio Prontuario in cui, similmente al calcolatore di profondità di campo indicato prima, si possono inserire i parametri dell’obiettivo e della distanza del soggetto vicino per avere un’indicazione di quale diaframma o lunghezza focale usare per avere tutto a fuoco ;

– il foglio Grafico profondità di campo dove è possibile visualizzare graficamente l’andamento della PdC al variare di focale/ diaframma/ distanza di messa a fuoco (quest’ultimo è abbastanza da fanatici … ma può essere divertente!)

Attenzione: le formule vanno usate con criterio. 
Se usate un obiettivo da 50mm e volete mettere a fuoco da 1m a infinito il calcolo dice che dovreste diaframmare a f/58 … è ovvio che non si può, per cui significa che con un cinquantino non metterete MAI a fuoco da 1m all’infinito e non che la formula è sbagliata.


Tre esempi per una messa a fuoco eccellente

Per concludere l’articolo, tre foto di esempio, tutte e tre scattate con focale da 24mm, col soggetto “vicino” a 1 metro.

A fuoco solo il soggetto in primo piano 
– messa a fuoco sul soggetto, d=1m
– diaframma aperto al massimo f/3,8
– lo sfondo è sfocato

A fuoco solo lo sfondo 
– messa a fuoco sullo sfondo, d=infinito
– diaframma aperto al massimo f/3,8
– il soggetto “vicino” è sfocato

Infine, usando il Prontuario tutto a fuoco!
– messa a fuoco alla distanza doppia del soggetto, d=2m
– tale distanza deve essere l’iperfocale
– per avere l’iperfocale a 2m con un obiettivo da 24mm occorre diaframmare a 13,4

A questo punto non resta che augurarvi buona fotografia! Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui social!

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